Alimentazione e verifica delle riserve alimentari

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Alimentazione e verifica delle riserve alimentari


L’alimentazione di soccorso è fondamentale per la sopravvivenza degli alveari quando ce ne è la necessità sia in inverno che in altre stagioni. Ottimizzarla è importante per il benessere delle […]

nutritore
miele (in subordine candito o sciroppo, integratori pollinici)

L’alimentazione di soccorso è fondamentale per la sopravvivenza degli alveari quando ce ne è la necessità sia in inverno che in altre stagioni. Ottimizzarla è importante per il benessere delle famiglie e per contenere i costi.

La consistenza delle scorte deve essere valutata costantemente soprattutto in periodi critici quando le api non hanno la possibilità di bottinare come: in inverno, in caso di periodi di maltempo prolungato, in caso di siccità.

© LEONIDAS CHARISTOS

Gli alveari dovrebbero sempre avere a disposizione abbastanza scorte, almeno 2,5 kg. La stima può essere fatta considerando che un telaino da nido pieno può contenere 2-2,5 kg di miele. La valutazione delle scorte può essere fatta con visite in apiario o tramite l’uso di bilance elettroniche.

La nutrizione di soccorso invernale ed autunnale deve essere fatta con candito. L’uso di sciroppi zuccherini può dare problematiche come la fermentazione nelle cellette o l’aumento eccessivo dell’umidità interna dell’arnia.

A fine inverno – inizio primavera, la nutrizione può essere fatta anche con candito proteico che assicura anche uno stimolo per lo sviluppo della covata.

Il candito può essere messo nel coprifavo praticando una apertura sulla busta e posizionandola in corrispondenza del foro di alimentazione/aerazione del coprifavo. L’importante è di accertare che le api, anche quando sono in glomere, siano esattamente sotto il foro di alimentazione/aerazione in modo da essere in diretto contatto con il candito.

Il candito può essere anche appoggiato direttamente sui telaini, dopo aver praticato un’apertura sulla busta, capovolgendo poi il coprifavo.

In piena primavera ed in estate la nutrizione può essere fatta anche con sciroppi zuccherini più o meno diluiti, che da una parte simulano il nettare, stimolando anche la covata, dall’altro forniscono acqua, cosa particolarmente importante in periodi di siccità.

Lo sciroppo può essere messo in nutritori a tasca, che possono avere funzione anche di diaframma.

Lo sciroppo può anche essere somministrato in nutritori da appoggiare sul coprifavo, che non necessita di aprire l’arnia, ma spesso questo tipo di nutritori hanno una capienza minore di quelli a tasca.

In ogni caso, prima di aggiungere lo sciroppo è necessario controllare che non ci siano api morte o che non si siano formate muffe o mucillagini.

La nutrizione, in qualsiasi stagione, può essere fatta anche con telaini di miele.

L’importante è essere sicuri che questi telaini provengano da alveari sani, o almeno senza sintomi evidenti di malattie, in modo da evitare di diffondere patogeni tra gli alveari.

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© LEONIDAS CHARISTOS

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