Ingabbiamento della regina

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Ingabbiamento della regina


L'ingabbiamento della regina è utilizzato per garantire un blocco di covata artificiale, sia in estate che in inverno

Dispositivi per l'ingabbiamento delle regine

L’ingabbiamento della regina è utilizzato per garantire un blocco di covata artificiale, sia in estate che in inverno (quando necessario).

Per ingabbiare la regina esistono numerosi dispositivi in commercio che si differenziano in base alla dimensione, materiali impiegati e relativo costo. L’aspetto in comune è essere provvisti di una rete a maglie escludi regina in grado di impedire il passaggio della regina ma di garantire quello delle api operaie in modo che possano accudirla.

Mediamente, la tecnica dell’ingabbiamento della regina necessita di più tempo rispetto al solo trattamento con acaricidi. Esistono gabbiette di materiali diversi (es. cinesi in bambù, oppure di plastica) e con distanze diverse tra le sbarre

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Le tipologie di ingabbiamento sono due:

INGABBIAMENTO IN GABBIETTA (non permette la deposizione)

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INGABBIAMENTO SU FAVO (permette la deposizione)

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La durata dell’ingabbiamento può essere variabile. L’aspetto fondamentale è che i trattamenti, ad esempio quelli a base di acido ossalico (vedi la pratica a questo link), siano effettuati nel momento in cui tutta la covata sia sfarfallata – e non ci sia covata ricettiva – (nel caso di impiego di gabbie che impediscono la deposizione della regina) oppure rimossa (nel caso di impiego di gabbie che permettono la deposizione della regina).

Si può anche menzionare l’isolamento con escludi regina verticale che però necessiterà di rimuovere la covata rimanente.

Anche nel caso d’ingabbiamento su favo unico, il favo singolo deve essere smaltito perchè la concentrazione di varroa è molto elevata. In caso di confinamento su più favi si può invece costituire nuovi nuclei.

In alternativa alla gabbietta da ingabbiamento su favo si può usare il telaio da melario sul quale viene montato l’escludi regina su entrambi i lati. Può essere lasciato il foglio cereo non costruito, ma sarebbe meglio rimuoverlo completamente per consentire il passaggio delle api e per garantire una maggiore diffusione del feromone della regina.

Rispetto al posizionamento della gabbietta su telaino d’estate/inverno è importante anche considerare dove ci si trova geograficamente (es. d’estate ad altitudini elevate può convenire posizionare la gabbietta più in alto).

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E’ comunque possibile confinare la regina anche per un tempo minore, facendo ripartire l’attività di deposizione delle uova alcuni giorni prima, permettendo una ripresa più veloce dell’alveare ed un minore stress per la regina. La varroa, infatti, entra nelle celle di covata poco prima della opercolatura, cioè al 9° giorno dalla deposizione dell’uovo. Quindi è possibile liberare la regina 7 giorni prima dei 24 teorici, cioè al 17° giorno. Infatti, anche considerando che appena liberata inizi a deporre le uova, le larve che si svilupperanno saranno utili per la varroa solo dopo 8-9 giorni, ma nel frattempo tutte le celle opercolate presenti saranno sfarfallate. In questo modo abbiamo ridotto di una settimana il periodo di ingabbiamento, facendo sì che l’attività di deposizione delle uova riprenda prima, con una più veloce ripresa dell’alveare. In ogni caso, anche se si libera la regina al 17° giorno, il trattamento deve essere fatto al 21° o 24° (se presente covata da fuco) giorno dall’inizio dell’ingabbiamento.

Nel caso di ingabbiamento invernale è fondamentale che la gabbietta con la regina resti sempre all’interno del glomere. In inverno il periodo di ingabbiamento può essere anche più lungo di 24 giorni e la regina può essere liberate quando le condizioni ambientali sono favorevoli allo sviluppo delle famiglie.

Una delle strategie per ingabbiare la regina durante l’inverno è quella di posizionare la gabbietta sopra i telaini in modo che le api possano accudire la regina e tenerla a temperatura idonea più facilmente (il calore sviluppato dall’alveare, infatti, va verso l’alto).

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Nel caso di ingabbiamento estivo, invece, è preferibile posizionare la gabbietta sulla parte bassa del telaino, meglio ancora se vicino la porticina di ingresso dell’alveare in modo da garantire una ottimale ventilazione.

L’ingabbiamento su favo può essere effettuato anche posizionando il telaino all’interno del coprifavo.

Viene osservato dagli apicoltori che la riaccettazione delle regine su favo in estate è maggiore rispetto alle regine ingabbiate in gabbietta. In alcuni casi la mortalità su favo è più bassa rispetto a quella in gabbietta e, in base all’esperienza in campo, le regine che muoiono in gabbietta si presume abbiano già problemi (es. fecondate male, poca produzione di feromoni). Per i dati sulla mortalità, si consiglia di consultare i riferimenti bibliografici elencati qui sotto.

Riferimenti bibliografici

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Giacomelli, A., Pietropaoli, M., Carvelli, A., Iacoponi, F., & Formato, G. (2016). Combination of thymol treatment (Apiguard®) and caging the queen technique to fight Varroa destructor. Apidologie47(4), 606-616.

Bubnič, J., Moosbeckhofer, R., Prešern, J., Moškrič, A., Formato, G., Pietropaoli, M., … & Škerl, M. I. S. (2021). Three pillars of Varroa control. Apidologie, 1-29.

Pietropaoli M., Formato G. (2015). Considerazioni sulla mortalità delle regine in caso di ingabbiamento e contemporaneo trattamento antivarroa con timolo. Apitalia, 3: 17-18. PDF

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Giacomelli A., Pietropaoli M., Scholl F., Carvelli A., Scaramozzino P., Formato G. (2013). Varroa destructor e ingabbiamento della regina. Apitalia 9/2013: 20-21. PDF

Pietropaoli, M., Giacomelli, A., Scholl, F., Formato, G., (2010). L’ingabbiamento della regina. Apitalia: 11, 8-10. PDF

Stanca L., Saccares S., Giacomelli A., Marinelli E., Mengassini A., Peddis S., Formato G.(2008). Ingabbiamento primaverile delle regine associato a trattamento con sostanze organiche a basso impatto ambientale nella lotta a Varroa destructor. Apitalia, 9, 18-20. PDF

Non ci sono avvertenze o restrizioni particolari

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